mercoledì 24 novembre 2010

Assemblea GD

In un momento storico in cui, almeno a livello cittadino, la vita dei partiti sembra languire, con uno scarsissimo confronto anche su tematiche politiche e sociali di primaria importanza come i possibili tagli al Presidio sanitario di Campizzi per il quale è sparito il progetto della “casa della salute”, i Giovani democratici hanno ufficializzato il proprio circolo a Petilia Policastro, dedicandolo al compianto sindaco Michael Angelo Tavernese e chiamando alla propria segreteria Davide Marrazzo, studente petilino . Ad ospitare la presentazione dell’associazione giovanile democratica, la storica sede del Partito democratico alla presenza non solo del segretario cittadino Salvatore Carvelli affiancato dal consigliere comunale Amedeo Nicolazzi, ma anche del commissario provinciale Nicola Belcastro, dell’onorevole Nicodemo Oliverio che hanno affiancato il neo segretario al tavolo della presidenza unitamente a Giuseppe Dell’Aquila ed Alessia Vona, rispettivamente membro della direzione nazionale e della delegazione regionale del movimento giovanile del Partito democratico. Alla presenza delle delegazioni delle cittadine limitrofe dello stesso movimento, l’incontro è stato cordinato da Antonio Saporito, studente petilino e membro di un circolo romano dello stesso movimento. Non solo l’entusiasmo tipicamente giovanile negli interventi dei vari partecipanti all’incontro, ma anche alcune importanti proposte che potrebbero consentire ai Giovani democratici di meglio radicarsi nel territorio provinciale. Fra queste quella di un cordinamento zonale dello stesso movimento e la richiesta, da parte dello stesso Davide Marrazzo rivolto agli esponenti petilini del Pd “di prestare maggiore attenzione al mondo giovanile che attraverso il nostro circolo attesta la propria voglia di confronto nella stessa Petilia”. Incoraggiamenti agli stessi giovani sono venuti oltre che dal segretario cittadino del Pd Salvatore Carvelli e dal commissario Nicola Belcastro che hanno assicurato al movimento giovanile l’attenzione del Partito. Concludendo l’incontro, l’on. Nicodemo Oliverio si è augurato che il circolo dei Giovani democratici come quello del Pd possano essere dei luoghi in cui, oltre al circolare delle idee ed alla crescita di democrazia, possano crearsi quei saldi rapporti personali la cui importanza non appartiene solo alla sfera della politica. Francesco Rizza

venerdì 12 novembre 2010

Assemblea/Tesseramento GD fissata nel giorno 20/11/2010

Il direttivo dei Giovani Democratici di Petilia Policastro annuncia il tesseramento 2010/2011. Il tutto si svolgerà in una assemblea organizzata nella sezione in Vico Pace nel giorno 20 novembre alle ore 17. Saranno presenti: Nicola Belcastro (coordinatore provinciale PD), Giuseppe dell'Aquila (coordinatore provinciale GD), Salvatore Carvelli (Segretario PD Petilia Policastro), media Antonio Saporito (membro GD). Tutti coloro i quali vogliono partecipare saranno i benvenuti e sono invitati a comunicarlo al membro del coordinamento GD Petilia Davide Marrazzo.
Saranno i benvenuti anche gli altri componenti del PD e tutti gli altri interessati.


Ordini del giorno:
-Tesseramento;
-Nomina coordinatore;
-Discussione e dibattito sul nuovo programma del coordinamento GD;
-Nomina coordinamento;


Un saluto a tutti

Il coordinamento

mercoledì 13 ottobre 2010

Bersani ospite a "Che Tempo che Fa"


A pochi giorni dall'Assemblea Nazionale del partito che si è svolta a Busto Arsizio, Bersani torna sui punti principali del suo discorso tenuto ai dirigenti del Pd.

La "seconda fase del berlusconismo", rischiosa, secondo il segretario, per la tenuta dei pilastri del nostro sistema democratico, i punti oscuri per l'opposizione riguardo al federalismo di Tremonti, le eventuali elezioni anticipate e la costruzione di un'alternativa aprendo al centro e alle forze che si considerano di "centro-sinistra" e pronte a governare.

Bersani rilancia così l'azione del partito per poter dire le stesse cose "a Varese e a Napoli", prendendo in mano la bandiera di un vero federalismo solidale, rifiutando schemi fallimentari come l'Unione del centrosinistra. Il Pd prova perciò a sfidare la Lega sui suoi temi e sul suo territorio senza risparmiare qualche frecciatina a Fini (protagonista di un "terzismo da Don Abbondio", come lo ha definito Bersani).

Nel Partito Democratico sembrano messe temporaneamente da parte le divisioni interne, sfociate nelle scorse settimane con il "documento dei 75", promosso da Veltroni, Fioroni e Gentiloni. Il centrosinistra avverte aria di elezioni anticipate (già in primavera come ha detto il segretario del Pd da Fazio), mentre un governo tecnico d'emergenza, che metta mano alla legge elettorale, è un'ipotesi che continua a rimanere sullo sfondo.


lunedì 11 ottobre 2010

Si è riunita sabato a Crotone una partecipatissima direzione provinciale dei Giovani Democratici. Nasce La federazione degli studenti

Sabato scorso a Crotone si è riunita, nella sede provinciale del PD, la direzione provinciale dei Giovani Democratici allargata a tutti i ragazzi che continuano ad avvicinarsi all’organizzazione. Molti i temi trattati nei numerosi interventi, ad iniziare dagli ultimi fatti che vedono protagonista la Riforma Gelmini, dei numerosi tagli che essa ha portato al servizio della scuola pubblica. Si è discusso poi della situazione politica provinciale, dello stato di allerta sociale che ormai si avverte su tutto il territorio provinciale.

L’immobilismo politico creativo del centro-destra che amministra la nostra provincia, dice Dell’Aquila, ci sta portando all’isolamento. E’ impensabile vedere un’amministrazione provinciale che da un anno e mezzo di amministrazione non conosce altre vie se non quelle propagandistiche che, sulla scia di quelle nazionali, stanno portando il paese alla deriva.

A gran voce i giovani democratici chiedono: Dov’è finita la famosa bonifica? Dov’è finito tutto quell’interesse mostrato al mondo dell’edilizia scolastica? La situazione che sta vivendo, per esempio, la scuola media superiore di Petilia Policastro ne è un modello esemplare. Dov’è finita la politica brillante sull’agricoltura che avevano promesso nel mese di agosto provincia e regione? Dove sono i tavoli per rilanciare il turismo? Dove sono i tanto enunciati temi ambientali che aiutino a migliorare la situazione ecologica della nostra provincia?

Noi Giovani Democratici, prosegue Dell’Aquila, avvieremo al più presto iniziative mirate su tutto il territorio provinciale, apriremo circoli GD in più comuni e all’interno di essi creeremo dibattiti costruttivi e propositivi. C’è bisogno di tornare in mezzo alla gente, parlare con loro e fargli capire che c’è un partito, il PD, in grado di ritornare a risolvere i loro problemi ed in grado di far percepire che è in corso un forte processo di rinnovamento. La direzione di sabato è stata la prova evidente che esiste un vivaio largo ed ampio di Giovani Democratici nella provincia di Crotone, che sta cercando di farsi largo ed organizzarsi al meglio per fornire suggerimenti e proposte al PD e ai cittadini. Cercando, con il nostro contributo, di far parte di quel processo Riformista, di cui il PD e i GD possono e devono essere i grandi protagonisti.

Durante la direzione di sabato è stato creato, inoltre, un comitato promotore della FdS (Federazione degli Studenti – il movimento all’interno delle scuole dei Giovani Democratici) e sono stati nominati i referenti di circolo per sei comuni: Paolo Garofalo (Scandale), Francesco Scalise (Strongoli), Davide Marrazzo (Petilia Policastro), Antonio Pace (Cirò Marina), Giovanna Lonetti (Melissa), Oreste Sabatino (Sannicola dell’Alto).

lunedì 4 ottobre 2010

I GD della provincia di Crotone a sostegno degli studenti




Come Giovani Democratici della provincia di Crotone, vogliamo dar voce ai molti studenti che stanno subendo, a causa delle nuove direttive previste dalla riforma Gelmini sulla scuola, numerosi disagi riguardo gli orari degli autobus che effettuano il trasporto studenti.

Infatti, da quest’anno le scuole medie superiori, non solo si sono visti privati di numerose agevolazioni a causa dei troppi e continui tagli verso la scuola, ma si sono visti anche stravolgere l’orario delle lezioni. L’orario di ogni singola lezione non sarà più di 50 minuti ma 60, contribuendo all’aumento dei disagi provocato dal mancato adeguamento del trasporto autobus ai nuovi orari in questione.

Il nostro intento è sollecitare i dirigenti scolastici e i dirigenti dell’azienda di trasporti a una discussione che porti ad una soluzione, cercando di far combaciare gli orari d’uscita delle singole scuole con gli orari di partenza degli autobus facendo si che gli studenti non debbano, necessariamente, aspettare ore ed ore fuori dalle strutture l’autobus che li porti al loro paese. Cercare di offrire un servizio sempre migliore ai tanti studenti che dai loro paesi si spostano per istruirsi, non per giocare, e che fanno già fatica a viaggiare tutti i giorni visto lo stato in cui versano gran parte delle nostre strade provinciali.

Travaglio a proposito dell'attentato a Belpietro

L’altroieri, alla notizia dell’attentato a Belpietro, gli ho inviato un messaggio di solidarietà. Poi ieri ho letto il suo editoriale su Libero, in cui attribuisce il vile gesto al “clima mefitico” causato da chi “conduce campagne di delegittimazione e diffamazione” “indicando al pubblico furore, negando ogni dignità, anche quella umana” agli avversari salvo poi ipocritamente “fingere di ignorare gli effetti collaterali”.
E, dalla solidarietà, sono passato all’ammirazione più sconfinata per un Uomo che, in circostanze così drammatiche, trova il coraggio per un’autocritica tanto feroce. Belpietro infatti doveva avere in mente alcuni memorabili titoli del suo Libero. Per esempio sui rom: “I rom a casa loro” (17/9), “Rogo al campo rom, bimbo muore nelle case lager degli zingari. E ora sgombrare” (28/8). O su Di Pietro: “Tonino se la prende con Silvio, ma il delinquente è lui” (9/10), “Di Pietro l’ultimo squadrista” (3/9). O sul Pd: “Il Pd fa schifo perfino a Prodi” (2/2). O suNapolitano: “L’arbitro parziale” (14/8), “Ha sbagliato per una vita, ora ci fa la predica” (4/9). Ma soprattutto su Fini e famiglia. “Tradimento compiuto, salto di barricata: Fini strilla come Di Pietro”, “Gianfranco manettaro” (27/7). “Italia manicomio, ascoltano perfino un quaquaraquà: in un paese normale un deputato come Granata sarebbe già stato cacciato dal governo, qui si discute di diritto al dissenso. Ora però Granata va lanciato nel campo nemico” (27/7). “Il Bongiorno si vede dal Bocchino, tutti da ridere i nomi dei fedeli di Gianfranco”, “Compagno addio. Fini ha i giorni contati. La mannaia del premier”, “Silvio si sveglia: fuori uno. Scaccio ai golpisti. Il Pdl mette alla porta Granata”, “Prevedo un ticket fasciocomunista Gianfranco-Nichi” (28/7). “Alto tradimento, Fini deve andarsene” (30/7). “Bamboccione per 2 milioni. A 58 anni gli conviene figurare nel nucleo familiare della suocera” (1/8). “Se c’è da tradire, anche le donne scelgono Fini” (4/8). “Chiara Moroni tradisce papà e Papi” (5/8). “Fini il peggiore di tutti” (6/8). “I doppiogiochisti: Futuro e libertà è una banda di bottegai (8/8). “Silvio chiama alle armi. Non avrà pietà dell’ex alleato”, “Ingenuo o bugiardo. Gianfranco ricorda il Pds delle tangenti” (10/8). “Presidente della Camera e zerbino di casa. A 58 anni è succube della compagna e dei parenti” (11/8). “Leader alla deriva. Fini e la Tulliani separati in spiaggia. Per due ore ad Ansedonia non si degnano di uno sguardo” (12/8. In realtà la bionda signora che non lo degna di uno sguardo è una sconosciuta vicina di ombrellone). “Fini è confuso, ormai cade da solo. Scivola sulle scale e va all’ospedale per una contusione alla caviglia” (14/8). “Gianfranco in fuga, disdetto l’ombrellone” (15/8). “Silvio attacca: Fini rubava al suo partito” (18/8), “Fini lavora un’ora su 12. Che lavoro fa veramente?” (19/8). “La pulizia etnica di Fini”, “Elisabetta e la festa a sbafo per il battesimo della figlia” (26/8). “Fini e i suoi compari non arrivano al 4%” (27/8). “Ely imbrogliava perfino per fare la giornalista” (28/8). “La Cricca nell’ufficio di Fini” (29/8). “Fini, lo sbloccacricca. Affari e truffe”, “Il talebano Fini” (31/8). “Fini, la lettera salvacricca” (1/9). “Fini impose l’uomo del boss” (3/9). “Fini ora vattene” (4/9). “Il Grande Ipocrita”, “I finiani rubano pure le nostre firme” (6/9). “La meritocrazia di Fini: più soldi ai fannulloni”, “Gianfranco aiutò il finanziere truffatore” (8/9). “Il presidente è nudo. Se avessimo voluto metterlo in imbarazzo avremmo potuto pubblicare alcune foto senza veli. Invece gliele regaliamo” (23/9.
Sotto, gigantografia di Fini nudo in barca). “Il falsario è Gianfranco” (25/9). “Fini fa pietà e la chiede pure”, “Fini va trattato come la Franzoni” (26/9). Ecco, non v’è chi non veda il clima mefitico causato dalle campagne di delegittimazione e diffamazione scatenate da Libero indicando gli avversari al pubblico furore e negando loro ogni dignità anche umana, salvo poi fingere ipocritamente di ignorare gli effetti collaterali. Bravo Belpietro, te le sei cantate chiare.

domenica 3 ottobre 2010

Lodo Lega, la banda armata non è più reato!

Dopo tante leggi ad personam/s per Silvio B., eccone una per i fedelissimi di Umberto B., in nome della par condicio. La norma è ben nascosta in un decreto omnibus che entra in vigore fra pochi giorni, il 9 ottobre: il Dl 15.3.2010 n. 66 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 maggio col titolo “Codice dell’Ordinamento Militare”. Il decreto comprende la bellezza di 1085 norme e, fra queste, la numero 297, che abolisce il “Dl 14.2.1948 n. 43”: quello che puniva col carcere da 1 a 10 anni “chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici” e si organizzano per compiere “azioni di violenza o minaccia”.

Il trucco c’è e si vede: un provvedimento che abroga una miriade di vecchie norme inutili viene usato per camuffare la depenalizzazione di un reato gravissimo e, purtroppo, attualissimo. Chissà se il capo dello Stato, che ha regolarmente firmato anche questo decreto, se n’è accorto. L’idea si deve, oltreché al ministro della Difesa Ignazio La Russa, anche al titolare della Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoli. Che cos’è venuto in mente a questi signori, fra l’altro nel pieno dei nuovi allarmi su un possibile ritorno del terrorismo, di depenalizzare le bande militari e paramilitari di stampo politico? Forse l’esistenza di un processo in corso da 14 anni a Verona a carico di politici e attivisti della Lega Nord sparsi fra il Piemonte, la Liguria, la Lombardia e il Veneto, accusati di aver organizzato nel 1996 una formazione paramilitare denominata “Guardia Nazionale Padana”, con tanto di divisa: le celebri Camicie Verdi, i guardiani della secessione. Processo che fino a qualche mese fa vedeva imputati anche Bossi, Maroni, Borghezio, Speronie altri cinque alti dirigenti che erano parlamentari all’epoca dei fatti, fra i quali naturalmente Calderoli.

In origine, i capi di imputazione formulati dal procuratore Guido Papalia sulla scorta di indagini della Digos e di copiose intercettazioni telefoniche, in cui molti protagonisti parlavano di fucili e armi varie, erano tre: attentato alla Costituzione, attentato all’unità e all’integrità dello Stato, costituzione di una struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due, con un’altra “legge ad Legam”, furono di fatto depenalizzati (restano soltanto in caso di effettivo uso della violenza) nel 2005 dal centrodestra ai tempi del secondo governo Berlusconi. Restava in piedi il terzo, quello cancellato dal decreto La Russa-Calderoli. I leader leghisti rinviati a giudizio si erano già salvati dal processo grazie al solito voto impunitario del Parlamento, che li aveva dichiarati “insindacabili”, come se costituire una banda paramilitare rientrasse fra i reati di opinione degli eletti dal popolo. Papalia ricorse alla Corte costituzionale con due conflitti di attribuzioni fra poteri dello Stato contro la Camera, ma non riuscì a ottenere ragione. Restavano imputate 36 persone, fra le quali Giampaolo Gobbo, segretario della Liga Veneta e sindaco di Treviso e il deputato Matteo Bragantini. Ma ieri, nella prima udienza del processo al Tribunale di Verona, si è alzata l’avvocatessa Patrizia Esposito segnalando ai giudici che anche il reato superstite sta per evaporare: basta aspettare il 9 ottobre e tutti gli imputati dovranno essere assolti per legge. Stupore generale: nessuno se n’era accorto. Al Tribunale non è rimasto che prenderne atto e rinviare il dibattimento al 19 novembre, in attesa dell’entrata in vigore del decreto. Dopodiché il processo riposerà in pace per sempre. Le camicie verdi e i loro mandanti possono dormire sonni tranquilli. Il Partito dell’Amore, sempre pronto a denunciare il “clima di odio che può degenerare in violenza”, ha depenalizzato la banda armata. Per l’“associazione a delinquere dei magistrati” denunciata da B., invece, si procederà quanto prima alla fucilazione.


Il Fatto Quotidiano 03/10/2010

mercoledì 29 settembre 2010

Bindi in aula: Berlusconi si dimetta, deputati comprati

Roma, 29 set. (Apcom) - Duro intervento in aula contro il Premier Silvio Berlusconi e il suo discorso sul Governo alla Camera dalla Vicepresidente di Montecitorio Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Pd. Bindi ha invitato senza mezzi termini Berlusconi a presentare "oggi stesso le dimissioni da Presidente del Consiglio" per "consentire la nascita di un Governo di transizione fino alle elezioni che affronti con serietà le emergenze del Paese e la riforma della legge elettorale".

Bindi ha sottolineato infatti che se anche i numeri sulla fiducia a Montecitorio consentiranno al Governo di andare avanti, il suo stesso discorso è stata espressione di "una debolezza non guaribile" di esecutivo e magggioranza. Al punto da costringere il Premier a chiedere in aula voti a favore della fiducia anche a singoli parlamentari eletti nelle liste di opposizione.

''Altro che appello - ha accusato Bindi rivolto al banco del Premier- ai moderati. Lei ha fatto una compravendita di deputati". E "giustamente Bersani l' ha definita sintomo di corruzione". Ma "se non era possibile fare chiarezza all'interno della sua maggioranza- ha detto ancora Bindi - almeno un pò di onestà sarebbe stata richiesta".

lunedì 27 settembre 2010

Annunci torneo

Alcune foto del torneo sono disponibili sul gruppo di FB GD Petilia Policastro

domenica 26 settembre 2010

Videomessaggio Fini

Fini non si separa dal PdL ma chiede a Berlusconi di riflettere sul dissenso

Il discorso del presidente della Camera sulla vicenda della casa di Montecarlo: "Mai sfiorato da sospetti, se la casa è di Giancarlo Tulliani lascio la presidenza".

"Lo spettacolo offerto dalla politica è deprimente: non si parla dei problemi del paese. E' stata un'ossessiva campagna giornalistica per costringermi alle dimissioni". Poi continua: "Io non urlo contro la magistratura. Ho chiesto a Tulliani di lasciare la casa e l'ho fatto con toni tutt'altro che garbati". Fini conclude: "Per quanto mi riguarda, posso dire di avere la coscienza a posto"


Guarda il Video!

L'addio a Pietro Mirabelli

In una giornata iniziata con una pioggia insistente la comunità di Pagliarelle si è preparata alla celebrazione dei funerali di Pietro Mirabelli, lo sfortunato minatore che ha perso la vita in un incidente sul lavoro in una galleria Svizzera, precisamente a Sigirino, nelle vicinanze di Lugano.

Alle ore 15,00 un lungo e silenzioso corteo, preceduto da un picchetto di minatori con blusa e casco di lavoro, dai gonfaloni comunali di Petilia Policastro e Mesoraca e dal Labaro della sezione di Pagliarelle degli invalidi sul lavoro, si è avviato sotto la pioggia ad accogliere le spoglie di Pietro alla periferia della frazione. All'arrivo della macchina mortuaria, improvvisamente è smesso di piovere e piano piano il sole ha fatto capolino tra le nuvole, rendendo possibile la celebrazione dei funerali all'aperto, sulla piazzetta che lo stesso Pietro aveva voluto che fosse dedicata ai minatori e dove svetta il “suo” monumento al minatore. Una fortunata coincidenza che non è passata inosservata.

Ad officiare la cerimonia mons. Francesco Frandina, vicario e delegato del Vescovo, affiancato da don Pasquale Marrazzo e dal diacono Franco Crisà.

Alla mesta cerimonia, altre ad una grande folla di parenti, compaesani, amici e gente comune, erano presenti il sindaco di Petilia Policastro Dionigi Fera con tutta la giunta comunale, le rappresentanze comunali di Mesoraca e Cotronei, guidate rispettivamente dal sindaco Armando Foresta e dal vicesindaco Luigi Greco, l'assessore provinciale al lavoro Pietro Durante, una rappresentanza della Alp Transit (la ditta dove Pietro lavorava), numerosi rappresentanti sindacali e alcuni amici della Toscana, conosciuti da Pietro nei circa 12 anni trascorsi a lavorare nella Cavet.

Durante l'omelia mons. Frandina ha porto alla famiglia il cordoglio dell'Arvivescovo Graziani ed ha affermato che Pietro è da considerare un martire, ricordandone la religiosità, l'altruismo, l'attaccamento alla famiglia e al lavoro.

Dopo la cerimonia religiosa hanno preso la parola il sindaco Dionigi Fera, l'assessore provinciale al lavoro Pietro Durante, il sindaco di Mesoraca Armando Foresta, gli amici d'infanzia rappresentati da Tonino Venneri, un sindacalista della CGIL nazionale, una giornalista toscana, mentre una studentessa, a nome di tutti i ragazzi di Pagliarelle ha letto un ricordo di Pietro. Nei loro interventi tutti hanno ricordato l'eroismo di Pietro, il suo grande impegno per la sicurezza sul lavoro e per mantenere alta la guardia sui problemi dei minatori. Ha preso poi la parola il cognato di Pietro, Roberto MIrabelli, che, ringraziando tutte le autorità e la popolazione presenti, ha annunciato il licenziamento unico.

Infine si è ricomposto il corteo che ha raggiunto il cimitero di Pagliarelle, dove la salma sarà tumulata.

venerdì 24 settembre 2010

I Giovani Democratici della Provincia di Crotone aderiscono alla manifestazione NO ‘NDRANGHETA del 25 Settembre a Reggio Calabria


I Giovani Democratici della provincia di Crotone esprimono piena adesione alla manifestazione contro la ‘ndrangheta organizzata dal quotidiano. Con questa adesione affermiamo il nostro desiderio e impegno a far emergere una società giovane che lotta per la propria terra e lotta affinché possa essere diffuso sempre più uno spirito di legalità. Solo attraverso la ricostruzione del significato dello stato di diritto, dei poteri costitutivi dello stato, del senso della magistratura e del ruolo che ha, abbiamo la speranza di risalire da questo abisso in cui purtroppo la nostra regione è caduta. Ringraziamo la CGIL di Crotone per la loro disponibilità di trasporto tramite i loro autobus.

mercoledì 22 settembre 2010

Primo Torneo Di Calcetto GD Petilia Policastro



Il Circolo GD M. A. Tavernese di Petilia Policastro ha organizzato il suo primo torneo di calcetto. Numerosi sono stati i giovani che hanno partecipato a questo evento sportivo. Alla fine i vincitori di una cena alla pizzeria Aladino sono stati i componenti della squadra Stuzzicomania con capitano Luigi Paolo Ierardi, che hanno battuto in finale la squadra Paternise con capitano Dario Pascuzzi. Il terzo Posto è stato raggiunto dalla nostra squadra dei GD con capitano Domenico Miletta dopo una finale terzo/quarto posto disputata contro Manchester City del capitano Vincenzo Marrazzo.
Ci auguriamo che questo si l'inizio di una serie di eventi sportivi che vedranno coinvolti tutti i giovani di questo paese....vi aspettiamo al prossimo quindi!

lunedì 20 settembre 2010

Nasce il Laboratorio di idee GD del Marchesato

È stata una bella e costruttiva iniziativa quella organizzata dai Giovani Democratici del marchesato, i quali hanno ufficializzato, con un’assemblea pubblica tenutasi giovedì 2 settembre nella sede del PD di Roccabernarda, la nascita di una collaborazione tra i circoli dei Giovani Democratici dell’area crotonese del marchesato. I ragazzi dei quattro comuni che hanno dato avvio a questa iniziativa (Cotronei, Petilia Policastro, Roccabernarda e Scandale), hanno sottolineato gli obiettivi che si propone quello che hanno definito essere un “laboratorio di idee”. Con voce unanime hanno voluto precisare che non si tratta di una corrente politica, ma di una collaborazione che permetta ai singoli circoli di non rimanere isolati e di avere, dunque, maggiori possibilità organizzative e maggiore ascolto da parte delle istituzioni, con la speranza che sempre più circoli del marchesato e del crotonese in generale partecipino a questa iniziativa. La serata ha avuto avvio con un’analisi dei problemi del territorio e con alcune proposte atte a combatterli. Come di consueto, il primo a parlare è stato il rappresentante del circolo ospitante, Antonio Vona, che è intervenuto con belle parole sull’idea del PD come partito delle piazze, nel quale la gente comune possa riconoscersi e dal quale possa sentirsi rappresentata. Vona ha, inoltre, sottolineato l’importanza, a questo proposito, di mettere fine alle caste e alla politica individualista. “La politica si è allontanata dai cittadini e i giovani sono sempre meno ascoltati; questa iniziativa nasce per dare spazio ai giovani e per riavvicinare, per quanto possibile, la politica al popolo” - queste le parole di chiusura dell’intervento del rappresentante dei GD di Roccabernarda, seguite da un invito alle istituzioni di ascoltare il malessere e le proposte che arrivano da iniziative di questo tipo. A questo punto la parola passa a Filippo Costantino, rappresentante dei GD di Cotronei, il quale si preoccupa di denunciare uno dei mali del crotonese: l’assenza di progetti che permettano una crescita del turismo, argomento caro a chi, come i cotronellari, sono legati ad un territorio quale quello della Sila. “Probabilmente – sottolinea Costantino – il miglior modo per favorire il turismo è quello di coinvolgere un maggior numero di giovani nell’organizzazione di eventi e di campagne pubblicitarie per il turismo. Le istituzioni e chi investe in strutture turistiche dovrebbero, cioè, puntare soprattutto sui giovani”. Il terzo intervento è di Paolo Garofalo, rappresentante del circolo di Scandale. Nonostante la sua giovanissima età, a Garofalo non mancano il coraggio e le capacità di indirizzare un rimprovero alle alte cariche del PD, invitando chi le riveste a rinunciare ai propri individualismi e a smetterla, una volta per tutte, di insistere sulla via del litigio, prima reale ragione delle ultime sconfitte elettorali. Il suo intervento si chiude con l’invito, rivolto alle istituzioni, a contrastare con ogni mezzo la nascita di nuove discariche nel crotonese. “Se altre discariche verranno costruite nel nostro territorio – sottolinea Garofalo – anche le poche imprese sopravvissute, soprattutto quelle agricole, saranno costrette a chiudere bottega, e le nostre terre diventeranno delle grandi pattumiere atte a raccogliere i rifiuti di mezza Italia. Infine,come rappresentante del circolo di Petilia Policastro, la parola passa a Davide Marrazzo, che propone la creazione di una rete Wireless unificata per i comuni del marchesato. “L’innovazione informatica – dice Marrazzo – è una strada che, al giorno d’oggi, è impossibile non percorrere; il nostro territorio, invece, sembra vivere un isolamento al riguardo, usufruendo di una tecnologia che, soprattutto per quanto riguarda la rete, nel resto del paese è già superata da tempo”. A questo punto, dopo, alcuni brevi interventi da parte dei rappresentanti del PD di Roccabernarda, i quali hanno appoggiato l’iniziativa, a prendere la parola è Ubaldo Schifino, capogruppo del consiglio provinciale del PD. Schifino accoglie l’iniziativa con grande entusiasmo, dicendo che queste iniziative gli riportano alla mente gli anni nei quali i giovani hanno contribuito a grandi innovazioni, come nel ’68, e ad un miglioramento delle aspettative e delle possibilità future. “Questa è la prima volta, dal dopoguerra, - dice Schifino - che un genitore non riesce ad assicurare ad un figlio un futuro migliore del proprio. È per questo che è importante che i giovani siano attivi in questo senso, perché sono gli unici che possono ridare dignità al loro futuro”. Chiude la serata l’intervento del consigliere regionale del PD Francesco Sulla, il quale mette in atto una discussione critica sulla stato della politica locale e del PD, riconoscendone gli errori, i limiti e le capacità. “Il PD - sottolinea Sulla - non esisterà effettivamente finché non sarà gestito da una nuova classe dirigente, dal momento che tutti, o quasi, gli attuali dirigenti sono “ex” di qualche altro partito, e troppo radicati in quelle idee passate per poterle mettere completamente da parte. Solo quando i giovani saranno in grado di prendere in mano le redini del partito, questo potrà esistere realmente”. L’entusiasmo di Sulla per l’iniziativa proposta dai GD del marchesato lo porta, infine, a lanciare una proposta: l’invito a creare un seminario nel quale alcuni dei GD del marchesato possano liberamente discutere su problematiche politiche e territoriali con un campione di ragazzi, inizialmente composto da un centinaio di persone. L’idea è stata accolta con entusiasmo dagli organizzatori e dai partecipanti, i quali nei prossimi giorni stabiliranno il da farsi.

domenica 19 settembre 2010

GD Petilia Policastro

Ecco a voi l'organizzazione dei Giovani Democratici di Petilia Policastro:

Coordinatori: Davide Marrazzo - Alessandro Trocino - Alessia Vona
Vice Coordinatore: Simone Daniele - Lorenza Giordano
Responsabili eventi sportivi: Domenico Miletta - Aleandro Parente - Bruno Arcuri
Responsabili scuola ed eventi culturali: Giuseppe Pascuzzi - Davide Marrazzo
Responsabili Rapporti con la Stampa: Antonella Elia - Mariagrazia Ierardi - Giusy Lerose


Vi Invitiamo a partecipare al prossimo tesseramento di Ottobre!!......